Por Mara Martinoli (Publicado en Diciembre 2008)
La partecipazione in certi gruppi conduce a alcuni individui a comportamenti additivi, in questi casi il gruppo si comporta come un narcotico di effetto analgesico che trattiene attivamente la realtà circostante. La dipendenza può essere creata dall’ individuo, indotta dal gruppo, o generata da entrambi, conformando un circolo d’ influenze negative.
Credere in libertà è un diritto; inoltre, anche è un diritto conoscere che cosa può accadere se si uniscono credere e dipendere.
Per questo motivo è necessario implementare Programmi di Prevenzione pensando oltre alle sette e al concetto che la società abbia di loro (generalmente s’instauró l'immagine di qualcosa di scuro, sconosciuto, distante alla realità quotidiana e della quale siamo molto lontani). I programmi saranno un mezzo per avere conscienza, sensibilizzeranno ed informeranno in particolare sugli individui gruppo dipendente e sulle conseguenze nella società attraverso un lavoro interdisciplinario, una convocatoria participativa che permetta azionare creando delle strategie per innovare ed ottimizzare. Una rete communitaria aperta alle organizzazioni intermedie, centri communitaria, parrocchie, posti di lavoro, genitori, volontari della zona e fondamentalmente istituzioni educative di tutti i livelli perché i programmi preventivi applicati all'interno dell’ambito scolastico e/o famigliare hanno dimostrato nel tempo la loro validità informando una diminuzione delle dipendenze tossiche in giovani, risultati che potrebbero anche osservarsi nelle dipendenze senza sostanza. Le strategie di intervento dovrebbero permettere un'interazione con la comunità, da tutti gli angoli della realità, con azioni che permettano l'anticipazione per trasformare la vulnerabilità e l'esclusione in supporto e contenzione.
In estrema sintesi è una educazione non formale in Diritti Umani, che può essere inclusa nei Programmi che informino su altre addizioni. Ricordiamo che tutti noi dobbiamo lavorare per la fortificazione della promozione e della protezione dei diritti; ricordando anche che il rispetto di tutti i diritti è basato nei principi di dignità, uguaglianza e libertà; quando c’è dipendenza questi principi si perdono nel vuoto.
Una società sana è quella nella quale non ha posto l'ansia di avere, il narcisismo per rinforzare il prestigio personale, lo spirito per approfittarsi del le persone; dove la mancanza di principi e l’opportunismo siano considerati antisociali, nella quale l'uomo sia centro per lo sviluppo, sviluppo necessario per mezzo della ragione e l'espressione dell'amore nella solidarietà. Quella che stimola il lavoro e nella quale ciascuno si involucri in questioni sociali come se considerate personali, per essere participe attivo e responsabile dei cambiamenti sociali. Cioè, smettere di essere spettatori per essere attori. In tutta l’amministrazione, la Prevenzione sempre é nell’Area Sociale nesso che articola, che permette l’apertura alla Cultura e all’ Educazione: due colonne che portano al massimo profitto dello sviluppo delle potenzialità umane e dell’isntaurare dei valori. La Prevenzione, la Coltura e l’Educazione permetteranno all'individuo l'equilibrio nella sua persona e fra la sua persona e il mezzo, cioè, un sano addatamento.
Un Programma di Prevenzione attuarà a modo di fattore protettivo per evitare un oggetto passivo manipulabile di fronte alle offerte circolanti che favoriscono dipendenze e comportamenti affini.
È un lineamento che rende possibile abbordare dipendenze di maniera integrale, delimitando un marco di riferimento per il lavoro davanti a una problematica sempre più acuta nella società attuale.
Ogni programma preventivo può anche essere usato come diagnosi (nel suo senso più ampio) perché determina lo stato della preparazione o la conoscenza della comunità verso la quale si dirige e permette l'adattamento degli interventi futuri.
Guida di idee per fomentare la creazione dei progetti di lavoro, dei disegni delle strategie o dei marchi di riferimento per impedire l'avanzamento della dipendenza del gruppo, che si traduciranno in soluzioni sociali concrete per la comunità:
Nell’ambito educative è una colonna fondamentale per l'imbarco iniziale: nella nostra attualità dobbiamo trasmettere la conoscenza e la formazione dei valori in un mezzo sociale immerso nelle dipendenze, perché gli allievi di oggi sono gli individui che determineranno il nostro futuro sociale e culturale. Ricordiamoci che tutto quello che si apprede è formazione e rinforzo di un nuovo senso di percepire qualcosa; per formare osservatori participanti e participi si deve imparare facendolo.
La sensibilizzazione sarà ottenuta nell’ integrare insegnamenti differenti con attività relazionate dentro dei contenuti generali, che potranno graduarsi e cordinarsi in accordo con ogni fase evolutiva e pure con un metodo totalizzatore: drammatizazioni, gruppi di teatro, atteggiamenti, raccolta di dati,
sondaggi particolari (per esempio: Sai che cosa è una dipendenza? Ti sei incorporato un certo gruppo perché è moda? Ritieni di sentirti importante se fai come gli altri? ).
Programmi fra diverse scuole, giornate di prevenzione, quaderni per genitori, giovani in difesa dei diritti (strumenti per dire NO), operatori giovanilil - incaricati di corsi inferiori - gruppi di prossimità (servizi ispirati nei principii di tutela e la promozione e lo sviluppo della salute - OMS), “gruppi di genitori compromessi”„ che costituiscono “un programma che agevola” per arrivare all'obiettivo comune perché capiscono a quanto si sono esposti e sono efficaci per rispondere al la neccesità di contenere che richiedano altri genitori.
Per rendere efficace la partecipazione della comunità e per applicare una pedagogia centrata nella realtà, generalmente si suggeriscono i primi passi a seguire rispettando il contesto, interessi, età, le situazioni famigliari e il livello socio culturale. L'intervento preventivo intende fondamentalmente cambiare il consenso culturale; non dovressimo riferire soltanto “la dipendenza”„ ma piuttosto rialzare che é il soggetto che subisce e soffre la dipendenza, perché se non fosse cosí commetteressimo lo stesso errore che abbiamo osservato in molte pubblicità dove si riferenza alla stessa addizione come un astratto.
È una forma di prepararsi per aiutare alle necessità del mezzo, conoscere, sapere interpretare e leggere le prime segnali per “attuare saggiamente nei rapporti umani” (Thorndike), per imparare a riconoscere i comportamenti caratteristici nel mezzo- famiglia, quartiere, scuola, università, ecc. –
Già conosciamo parte di questa realtà e siamo coscienti della sua estensione; ora dobbiamo trasmetterla e cercare che si prenda coscienza. Cambiamo il disorientamento ed la vulnerabilità per un’azione efficace, sopratutto nell’ ambito scolastico e famigliare. È un’ invito aggiungersi nell'azionamento perché ognuno dal su posto può collaborare.
Elaborare una guida per informare alla comunità sull'estensione della dipendenza dei gruppi (caratteristiche generali e modelli di riferimento) fomenterà la coltura della prevenzione e nel vicino futuro la stessa comunità potrà orientare nel processo la sua propria azione, perché una comunità che nega o silenzia i suoi problemi distrugge agli individui e le reti sociali.
Mara Martinoli
Boletín Info-RIES nº 1102
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*Ya pueden disponer del último boletín de la **Red Iberoamericana de
Estudio de las Sectas (RIES), Info-RIES**. En este caso les ofrecemos un
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